Come Organizzare un Erasmus: Tutto quello che devi sapere

Il primissimo aspetto che una persona deve valutare per svolgere la propria esperienza all’estero è sicuramente il programma di mobilità più adatto alle proprie aspettative. Molti studenti, infatti, sono convinti che l’unica possibilità di mobilità durante il periodo universitario sia vincolata al programma Erasmus+ ma, in realtà, ci sono moltissime altre opportunità.

  1. Erasmus ICM: Questo programma viene svolto sulla falsariga del più conosciuto Erasmus+ con la sola differenza che tutte le mete sono extra-europee. L’aspetto più vantaggioso di questa soluzione è che non molti studenti ne sono a conoscenza e, quindi, la possibilità di essere selezionati per mete più ambite è maggiore.
  2. Erasmus Traineeship: questa soluzione permette allo studente di svolgere un periodo di tirocinio all’estero. Questo programma non riguarda, quindi, un periodo di studio svolto all’estero ma un vero e proprio periodo lavorativo. In questo caso l’aiuto economico può essere davvero determinante soprattutto per alcuni paesi del Nord Europa in cui i tirocini sono retribuiti con somme che non permettono di sostenere i costi della vita

Una volta selezionato il programma più idoneo alle tue volontà e aspettative, il primissimo punto di cui uno studente si deve preoccupare è relativo al bando e ai requisiti da esso imposti. Innanzitutto, sono pubblicati
due grandi bandi all’interno dell’anno accademico: il primo per svolgere il periodo di mobilità durante il primo semestre (o tutto l’anno) mentre, il secondo, per svolgere l’Erasmus solo durante il secondo semestre
dell’anno accademico. Ogni Università avrà scadenze differenti ma, solitamente, i bandi vengono aperti un semestre per l’altro. Questo comporta un’apertura del bando per la mobilità durante il primo semestre intorno
a gennaio/febbraio mentre per il secondo semestre circa durante settembre/ottobre. Questo bando, inoltre, deve essere letto con grande attenzione perché stabilisce concretamente i requisiti necessari per poter rientrare
nel programma. Solitamente questi si suddividono in:

  • Requisiti accademici: Lo studente dovrà essere regolarmente iscritto per l’anno accademico in cui si svolge la domanda a uno dei corsi di Laurea erogati dall’Università; 2. lo studente dovrà aver conseguito un numero minimo di crediti per poter essere considerato eleggibile per questi programmi di mobilità. Per chi vuole svolgere questa esperienza al secondo anno non sarà un grosso problema ma se si fa domanda già dal primo anno consigliamo di tenere in considerazione anche questo aspetto.
  • Requisito di lingua: lo studente dovrà aver dimostrato mediante certificazioni interne e non di soddisfare il requisito minimo di lingua richiesto dall’università ospitante. Molto spesso questo verterà sull’inglese ma, alcune mete, richiederanno anche un livello base della lingua locale. Solitamente è sufficiente il livello B2 di inglese ma persistono alcune mete in cui è richiesto un livello leggermente più alto. A tal proposito ti consigliamo di andare alla sezione “Mete” per leggere i racconti di chi ha già vissuto in quella nazione per comprendere se l’inglese sia sufficiente come lingua per “sopravvivere” o se sia necessario imparare qualche rudimento della lingua locale;
  • Requisito temporale: lo studente non dovrà aver già svolto il numero massimo di mesi di mobilità permesso dal Programma Erasmus+ nel proprio ciclo di studio. Questo arco temporale ha durata 12 mesi per le lauree triennali e le lauree magistrali mentre la durata sarà di 24 mesi per le lauree magistrali a ciclo unico
Una volta accertata la possibilità di poter partecipare al bando Erasmus+ il passo più importante è quello di scegliere tra tutte le destinazioni offerte dall’Università. Queste saranno presenti all’interno del sito

dell’Ateneo e spiegheranno nel dettaglio tutti i requisiti e le caratteristiche di quella specifica esperienza. Ognuna di esse, infatti, sarà caratterizzata da specifici criteri di ammissione. Come detto, alcune
richiederanno un determinato livello di lingua mentre altre un determinato numero di CFU ottenuti in certe specifiche aree. Ma anche da particolari caratteristiche come la lingua di erogazione delle lezioni oppure
la durata dell’esperienza (alcune sono allungabili se non sbaglio). Ogni Università, solitamente, permette di inserire tre mete come ipotetiche scelte. Noi consigliamo di scegliere attentamente quali inserire considerando
diversi fattori quali:

  • La nazione ospitante: inutile sottolineare come ogni nazione abbia le sue caratteristiche che ne comportino pregi o difetti. Per venire a scoprirle non esitare a passare nella sezione “Mete” e documentarsi attentamente su quelli che sono più inclini alla tua persona;
  • Università ospitante: lo stesso discorso vale a livello universitario non tutte le Università, infatti, sono uguali. Vi sono alcune Università che sono riconosciute come migliori di altre a livello assoluto mentre, alcune sono migliori di altre solo per determinati corsi di laurea;
  • Il corso di laurea offerto: la nazione potrà anche essere quella più in linea con i tuoi obiettivi ma ne vale davvero la pena selezionare un corso che ha poco in comune con quanto stai già studiando in Italia?

Una volta scelto l’ateneo partner presso il quale svolgerai la tua esperienza Erasmus+ e il corso di studio, dovrai compilare il modulo di domanda online sul sito web dell’ufficio Erasmus della tua università. Gli
unici consigli che possiamo dare per questo punto sono quelli di tenere bene a mente tutte le varie scadenze e deadlines riportate dall’Università per evitare di perdere un’occasione fantastica per una piccola dimenticanza
e di iniziare a contattare l’ufficio internazionale dell’università ospitante. L’ufficio internazionale della vostra Università in Italia, infatti, non potrà avere tutte le informazioni nel dettaglio circa una particolare
meta quindi consigliamo sin da subito di contattare direttamente le università estere in modo da avere le informazioni più aggiornate possibili circa ogni tematica relativa alla vostra esperienza all’estero

Siccome ogni anno moltissimi studenti voglio partecipare all’Erasmus+ la partecipazione non è, purtroppo, certa. Per questo motivo, al fine di selezionare gli studenti più meritevoli, le Università stilano delle vere
e proprie graduatorie basate su vari fattori quali:

  1. Numero di CFU ottenuti fino alla presentazione della domanda;
  2. Lettera motivazionale;
  3. Media dei voti;
  4. Se in magistrale, voto di laurea della triennale.
  5. Solo per alcune mete, solitamente più particolari, il requisito linguistico non è solo un requisito minimo ma va anche a contribuire al punteggio finale di ogni studente.
  6. Quindi maggiore sarà il vostro livello di inglese (o della lingua richiesta) maggiori saranno i punti a voi attribuiti

Per questo motivo, soprattutto se si decide di andare in mete molto ambite, consigliamo di impegnarsi molto nelle sessioni di esami precedenti al fine di ottenere ottimi punteggi. Se, al contrario, si vuole semplicemente
fare l’esperienza senza avere una meta ben precisa in mente consigliamo di mettere tra le mete a scelta mete molto meno ambite. In questo modo le possibilità di rimanere esclusi si riducono ampiamente.

Una volta passata la selezione, il grosso è stato superato quindi inizia a preparare le valigie! Certo è che, purtroppo, i problemi non finiscono, anzi. Il primo di questi è compilare il famoso learning agreement.
Esso, come riportato anche sulla nostra pagina instagram, ha lo scopo di definire il piano di studi dell’esperienza di scambio Erasmus e a garantire che gli studenti ricevono crediti accademici per i corsi che seguono
presso l’università ospitante. In altre parole, il Learning Agreement stabilisce gli obiettivi di apprendimento dell’esperienza Erasmus e assicura che gli studenti mantengano il loro percorso di studi e ricevano
il riconoscimento accademico per i corsi che seguono durante il loro soggiorno all’estero. Esso, inoltre, dovrà essere compilato e firmato dall’università di origine, dall’università ospitante e dallo studente stesso.
In questo modo, tutti i soggetti coinvolti sono a conoscenza del percorso di studi dell’esperienza Erasmus+ e dei corsi che lo studente seguirà all’estero.

Quindi questo documento è il vero e proprio libretto degli esami che andrete a sostenere all’estero. Vi avvisiamo in anticipo che, per certe università, potrebbe diventare molto difficile compilarlo poiché, soprattutto
per le lauree magistrali vengono richiesti crediti in aree didattiche molto specifiche. A tal proposito consigliamo fortemente di selezionare solo Università che, con certezza offrano corsi che permettano di soddisfare
questi requisiti. Infine, però, è importante sottolineare come questo documento sia modificabile durante le propria esperienza all’estero. Quindi se doveste svolgere dei corsi che vi aspettavate migliori o, semplicemente,
trovate alcune materie più interessanti di altre potrete fare richiesta per modificare il Learning Agreement

Dopo aver compilato il Learning agreement si potrà finalmente iniziare a pianificare il periodo di studio all’estero. Il primissimo aspetto da considerare è quello dei documenti e dei permessi per vivere nel paese
ospitante. In questo caso è opportuno sottolineare che se ci si muove all’interno dell’Unione Europea, da italiano, non ci sono problemi. Allo stesso modo, però, se si decide di studiare in paesi esterni all’Unione
sarà opportuno documentarsi in anticipo sui documenti e, soprattutto, sulle varie assicurazioni con la propria università.

Contemporaneamente a tutti questi aspetti burocratici consigliamo di iniziare a muoversi per cercare casa. Questa procedura, soprattutto in alcune città, può risultare davvero un incubo. Per questo motivo mettiamo
a disposizione di tutti gli studenti migliaia di esperienze di persone che hanno già affrontato questo problema per permettere di cercare casa con molta più tranquillità. Noi del team di Erasmuve abbiamo dedicato
una sezione apposita alla ricerca della casa sia in termini di piattaforma che di zona per permettere a tutti di scegliere coscienziosamente il posto in cui si dovrà vivere per 6/12 mesi

Dopo aver terminato tutte queste pratiche burocratiche è ora di partire, prenota il tuo volo o il tuo treno scegliendo la miglior soluzione possibile confrontandoti con le esperienze passate raccontate nella sezione
“Collegamenti” di ogni città sul nostro sito.

Non appena arrivato ricorda di far firmare la “Declaration of arrival” al responsabile della mobilità internazionale dell’Università ospitante. Questo documento attesterà il giorno esatto in cui siete arrivati che
corrisponderà al primo giorno che verrà conteggiato per il calcolo della borsa di studio da erogare. A tal proposito consigliamo di conservare le carte di imbarco dei voli di andata poichè, alcune Università, possono
richiederle come prova dell’effettivo giorno di arrivo nella nazione ospitante

Una volta arrivato goditi al meglio la tua esperienza: conosci gente, scopri culture e modi di vivere che ti arricchiranno e che porterai sempre con te. Attenzione, però, a non dimenticarti di essere uno studente
e di dedicare il giusto tempo all’Università; considerando, soprattutto, che ti dovrai confrontare con un metodo di studio nuovo, tutto da scoprire. Inoltre, come per tutto l’iter di ammissione, anche l’esperienza
Erasmus ha dei limiti per essere considerata valida. Infatti, per ottenere la borsa di studio garantita dal programma si dovrà conseguire un numero minimo di crediti presso l’Università ospitante

Prima di ritornare, consigliamo proprio gli ultimi giorni, di far firmare la “Declaration of leaving”. Questo documento è il corrispettivo del documento menzionato al punto 9 che sancirà l’ultimo giorno di residenza
nel paese ospitante e l’ultimo giorno di erogazione della borsa di studio. Come per l’andata consigliamo di conservare le carte di imbarco dei voli di ritorno poichè, alcune Università, possono richiederle come
prova dell’effettivo giorno di ritorno in Italia.

Una volta tornato avverrà la conversione dei voti. A tal proposito bisogna stare molto attenti poichè certe volte potrà essere favorevole altre, invece, leggermente più svantaggiosa. Per evitare di partire impreparati
abbiamo dedicato, ad ogni singola meta, una sezione apposta circa questo tema

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